La stella Michelin è uno dei riconoscimenti più ambiti per ogni chef.
Sappiamo bene che la stella viene attribuita al ristorante – o le stelle, da una a tre – ma il merito e la responsabilità sono dello chef.
Cosa fa di uno chef un grande chef?
Sicuramente il talento innato, l’amore e la passione per il proprio lavoro, l’impegno, la perseveranza, la determinazione, la creatività; il tutto unito ad una grande preparazione ed esperienza.
Questi due aspetti non vanno mai sottovalutati: la preparazione di una buona scuola e l’esperienza in cucina, partendo dai gradini più bassi, facendo la cosiddetta gavetta, sono fondamentali per forgiare il bagaglio di conoscenze, la sensibilità e l’esperienza di un grande chef.
Quindi tanta conoscenza teorica e tanta tanta pratica.
Come si arriva alle ambite stelle?
Per ottenere le stelle Michelin, il ristorante deve trovarsi in una locazione coperta dalla mappa Michelin. Questa è la condizio sine qua non.
Il ristorante deve anche essere conosciuto, adeguatamente promosso, deve spiccare fra tutta la concorrenza in zona.
Gli incaricati della Guida Michelin effettuano visite a sorpresa, per cui uno chef non saprà mai chi e quando potrebbe venire o magari è già venuto e forse neanche una sola volta, ma molte.
Questo spinge gli chef a lavorare tutti i giorni, in ogni momento, sempre al massimo: massimo impegno, massima qualità delle materie prime, cotture impeccabili, impiattamenti curatissimi, ricerca dei sapori e degli equilibri costante.
In poche parole: la ricerca della perfezione deve rappresentare lo standard dell’attività quotidiana dell’aspirante chef stellato.