Solo a Siena è possibile immergersi nell’antico sapore delle carni e degli insaccati di Cinta Senese, una antichissima razza suina che fino a pochi anni fa era in pericolo di estinzione e che oggi fornisce prodotti straordinariamente saporiti e di elevato valore dietetico in quanto ricchi di Omega 3 e colesterolo buono.
Curiosità
La Cinta Senese prende il nome dalla fascia bianca che risalta sul mantello nero dell’animale (come una sorta di cinta appunto) e dalla zona di origine: la Montagnola Senese, un rilievo montuoso a pochi passi da Siena. Da questi luoghi, la razza si è poi diffusa nelle zone boscose delle province limitrofe, in modo particolare ad Arezzo e Grosseto.
Caratteristiche
La Cinta ancora oggi dev’essere allevata allo stato brado o semibrado, in ampie aree recintate, dove i boschi si alternano a qualche radura, così da garantire la giusta alimentazione a base soprattutto di ghiande, tuberi, radici e e materiale organico del terreno, che dà alle sue carni sapore e caratteristiche uniche.
Quali?
Sapidità e succulenza: la carne è più rossa e gustosa delle altre carni suine.
Migliori qualità dietetiche per la maggiore concentrazione di acidi grassi insaturi, in particolare della serie Omega 3 e Omega 6.
Il suo lardo è più ricco di acido oleico (quello che, per capirsi, tiene lontano il colesterolo) e di acidi grassi polinsaturi rispetto a quello tradizionale.
Il grasso è meno consistente e più fluido, perciò molto più gradevole al palato, cosa che garantisce anche ottime caratteristiche aromatiche nella produzione di insaccati.
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